Cosa fare quando si compra casa occupata da un inquilino o, in certi casi, dallo stesso proprietario?
Acquistare un immobile occupato può rappresentare un’ottima forma di risparmio, dato che il prezzo di acquisto può scendere da un 15% fino ad un 30% rispetto ad un appartamento libero, a parità di condizioni (metratura, zona, finiture, ecc.).
Anche per chi ha intenzione di comprare un immobile da mettere a reddito, questa soluzione può trasformarsi in una buona forma di investimento, visto che la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto può rivelarsi molto elevata. Tutto molto bello, tutto molto vantaggioso …a patto però di essere estremamente precisi nella trascrizione delle condizioni di acquisto.
Il rischio infatti, è quello di far eccessivo affidamento sull’esistenza di una disdetta firmata da entrambe le parti (proprietario-venditore e inquilino) o, peggio ancora, di affidarsi esclusivamente alle rassicurazioni verbali del proprietario che, dovendo persuadere l’acquirente a comprare una casa occupata, tenderà sicuramente a minimizzare gli inconvenienti a cui va incontro.
Supponiamo che tu abbia deciso di comprare una casa occupata perché, in questo modo, riesci ad acquistarla senza dover accendere un mutuo. Hai pensato però a cosa fare se, all’indomani del rogito, l’inquilino ti chiedesse di restare in quell’immobile ancora per qualche mese? Hai ponderato con attenzione il fatto che, in sede di giudizio, i diritti del proprietario di casa sono tendenzialmente meno favoriti rispetto a quelli dell’inquilino-conduttore (definito non a caso soggetto “debole”) e che per rientrare della disponibilità di un immobile occupato, il proprietario si espone spesso a esosi esborsi di tempo e denaro tra spese legali, rinvii di udienza, proroghe degli sfratti e persino, canoni non pagati?
Premesso pertanto, che è sempre meglio diventare il proprietario di una casa che al momento del rogito risulta già libera, qualora ti trovassi nella necessità di acquistare un immobile occupato, ti consigliamo vivamente di richiedere la nostra consulenza PRIMA di firmare qualunque proposta di acquisto e soprattutto PRIMA di versare qualunque forma di caparra. Lo abbiamo già detto, questa è una fase delicata che può ripercuotersi significativamente sulle fasi successive della trattativa immobiliare.
Per dare ancora più fondamento alle nostre parole, ci teniamo a documentare quanto detto finora, raccontandoti la storia della signora Marina, che si è rivolta ai consulenti de Il Tuo Esperto Immobiliare proprio perché intenzionata a comprare una casa occupata. Come sempre precisiamo che i nomi sono fittizi, mentre i fatti raccontati sono certi e veritieri.
Cosa fare quando si compra casa occupata: la storia di Marina
Quando la signora Marina si rivolse a Il Tuo Esperto Immobiliare, siamo sinceri, le proponemmo più volte di desistere dall’idea perché, lo abbiamo già detto, comprare una casa occupata espone l’acquirente ad una serie di rischi che possono superare il vantaggio economico, se non gestiti con maestria.
La signora Marina era però assolutamente convinta della sua decisione ed intenzionata a procedere con la trattativa, coadiuvata dal nostro supporto. Ecco perché, per prima cosa, abbiamo avviato una serie di verifiche approfondite sull’appartamento: quelle che facciamo di routine, al fine di verificare che non vi siano pendenze di sorta sull’immobile, oltre a tutta una serie di accertamenti più specifici sugli inquilini che occupavano l’appartamento, proprio per avere un quadro più chiaro della situazione e tutelare al massimo la nostra cliente.
Quindi, abbiamo consigliato alla signora Marina di richiedere che la comunicazione di risoluzione consensuale del contratto tra le parti venisse sottoscritta di fronte ad un notaio o un legale, al fine di cautelarla in modo inoppugnabile. A differenza infatti, di quanto avviene nel caso di una semplice scrittura privata, in caso di ripensamento, gli inquilini sarebbero incorsi in una serie di penalità che rendevano la loro promessa ancora più certa.
Infine, un nostro consulente accompagnò la signora Marina all’appuntamento concordato in agenzia per la firma della proposta di acquisto perché, lo abbiamo già detto ma non ci stancheremo mai di ripeterlo, è con la proposta di acquisto che vengono fissate le condizioni e le clausole fondamentali dell’accordo tra le parti, difficilmente modificabili al compromesso o al rogito notarile.
La nostra strategia si rivelò più che giusta: tre mesi dopo la firma del rogito, gli inquilini che occupavano la casa della signora Marina lasciarono libero l’appartamento; la nostra cliente poté così avviare i lavori di ristrutturazione, forte del vantaggio economico che aveva in questo modo realizzato senza spiacevoli inconvenienti.
Cosa fare quando si compra casa occupata
Se anche tu stai cercando informazioni su cosa fare quando si compra casa occupata, richiedi una nostra consulenza immobiliare prima che sia troppo tardi: un professionista del settore sarà a Tua completa disposizione (per quanto tempo e nella misura che vuoi tu) per aiutarti a trovare la soluzione più adeguata alle tue esigenze, senza correre inutili rischi.
Ricorda, infatti, che IL TUO ESPERTO IMMOBILIARE non è un’agenzia immobiliare. A differenza di un Agente Immobiliare che da Codice Civile è tenuto soltanto a:
– mettere in relazione le due parti per la conclusione dell’affare, rimanendo imparziale
– informarle solo delle circostanze a lui note che possono influire sulla conclusione dell’affare stesso (come eventuali vizi o pendenze che gravano sull’immobile),
IL TUO ESPERTO IMMOBILIARE è un professionista del settore immobiliare a 360° che, avendo l’interesse a lavorare solo ed esclusivamente per te procederà a ricercare qualsiasi tipo di problematica esistente nella tua trattativa ed a supervisionarne ogni aspetto tutelando solo e sempre i tuoi interessi.
Pertanto, se sei alla ricerca di un Esperto Immobiliare che ti supporti nella gestione della tua trattativa di vendita o d’acquisto, contattaci adesso compilando il modulo a seguire. Ti forniremo tutte le risposte che cerchi.
