L’acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio è un argomento fortemente dibattuto. Al giorno d’oggi, infatti, è ormai statisticamente molto più frequente che le coppie più o meno giovani che desiderano sposarsi optino per questo tipo di regime.
Questo poiché si è diffusa una nuova cultura di tutela del patrimonio personale, in quanto capitava spesso in passato che dubbie scelte economiche del coniuge ricadessero poi sullo sfortunato partner.
Ecco perchè se avete deciso di creare un nido tutto vostro ma non sapete a livello fiscale come agire in tal senso, in questo articolo troverete tutte le informazioni utili, così che possiate compiere una scelta del tutto consapevole di ogni elemento.
Lo ribadiamo: si tratta di una questione che dovrebbe essere trattata con una certa puntualità, poiché potrebbe capitare in seguito di trovarsi in situazioni spiacevoli se non si segue correttamente la procedura. Per questo motivo non esitate a consultare un vero esperto del settore, che possa guidarvi in un mondo legislativo ricco di cavilli e continui aggiornamenti, così che sia possibile districarsi in maniera corretta, garantendo la propria sicurezza negli anni.
Partiamo dall’ABC: come si ottiene il regime di separazione dei beni prima e dopo il matrimonio
Al momento del matrimonio ogni coppia ha davanti a sé due scelte: quella della comunione e quella della separazione dei beni.
Nel primo caso il vostro destino, anche economico, sarà indissolubilmente legato a quello del partner, sia per quanto riguarda i ricavi sia i debiti contratti. Si tratta di un’arma a doppio taglio, pertanto è sempre consigliato l’acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio.
Tale situazione deve però essere dichiarata in maniera esplicita perché, in caso di silenzio, la legge seleziona automaticamente la prima soluzione. Pertanto il celebrante avrà il compito di segnare il tutto all’interno dell’atto di matrimonio, così che le autorità competenti possano archiviare e rendere valida la condizione da voi scelta.
Nel caso in cui però abbiate optato per la comunione dei beni e in un secondo momento vogliate cambiare il regime patrimoniale di coppia, vi ricordiamo che è sempre possibile farlo: sarà sufficiente rivolgersi ad un notaio che, in presenza di due testimoni, redigerà una nuova convenzione da riportare come nota a margine dell’atto di matrimonio.
Acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio: cosa prevede la normativa
Quando si decide di optare per un simile regime, l’aspetto da tenere in considerazione è che ogni bene acquistato dopo il matrimonio è di proprietà del coniuge che lo intesta o, se cointestato, di spettanza in percentuale a quanto pattuito.
Di conseguenza eventuali debiti che dovessero colpire una delle due parti non andranno a intaccare l’altra, che non vedrà sottrarsi l’immobile in caso di acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio.
Si tratta di una grande tutela personale, che prevede la salvaguardia del proprio investimento al verificarsi di problematiche economiche e, soprattutto, se il rapporto tra i due coniugi, a un certo punto della vita, non dovesse essere più idilliaco come in precedenza.
Acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio: come avviene
Se avete finalmente coronato il vostro sogno d’amore ma vi manca solo un’abitazione dove poter vivere serenamente, potreste valutare l’opzione dell’acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio.
Rivolgetevi a un professionista come i consulenti de Il Tuo Esperto Immobiliare che vi sapranno consigliare su come muovervi e allo stesso tempo vi elencheranno quelle che sono le possibilità fiscali, oltre che i vostri diritti.
Le opzioni sono numerose e consistono in primo luogo nella possibilità di intestare a solo una delle parti l’immobile.
Questa soluzione potrebbe essere vagliata nel caso in cui il potenziale acquirente sia quello con la migliore solvibilità della coppia e non abbia pendenze di natura economica che possano gravare su di lui, soprattutto se si decide di ricorrere a un mutuo bancario per ottenere finalmente il bene.
In alternativa, se entrambi i coniugi desiderano diventare possessori dell’unità immobiliare, è opportuno stabilire delle quote, che solitamente si attestano sul 50% per uno.
Tuttavia non si tratta affatto di una regola fissa, poiché la suddivisione può essere stabilità in base ad altri criteri che seguono una logica del tutto personale.
Se la separazione dei beni avviene successivamente al matrimonio?
Come abbiamo visto, cambiare da comunione dei beni a separazione è sempre possibile. Pertanto, se volete completare un acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio, ma avete optato in fase di scelta per la comunione, il suggerimento è quello di rivolgersi a un esperto del settore che possa aiutarvi a modificare il regime fiscale, tutelandovi da rischi inutili.
Maggiori infatti saranno le proprietà acquistate insieme, superiori saranno i costi da sostenere per dividerle equamente in parti proporzionali. Si tratta di un’operazione piuttosto delicata, che viene eseguita solo da professionisti come i consulenti de Il Tuo Esperto Immobiliare che conoscano perfettamente la legislazione e i suoi cavilli.
Essendo la casa un bene di prima necessità, il rischio della comunione dei beni è proprio quello di vedere dissolvere tale sicurezza, magari per subentrata insolvenza dell’altra metà della coppia o per problematiche interne che hanno portato a un inasprimento dei rapporti.
Sarebbe infatti opportuno scindere il sentimento amoroso dalla razionalità degli affari, poiché la tutela personale e del proprio patrimonio è una condizione essenziale per proseguire una vita serena e di qualità.
Acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio: riepilogando
Se siete alla ricerca del mondo giusto per organizzare un acquisto casa in separazione dei beni dopo il matrimonio, ora avete tutti gli elementi utili per procedere.
Ma se invece quello che cercate è una società di consulenza immobiliare a cui potersi affidare per condurre una procedura così delicato al riparo da rischi inutili, affidati ai professionisti de Il Tuo Esperto Immobiliare.
Nato dall’iniziativa di professionisti del mercato immobiliare, a fronte di un’esperienza nel settore di oltre 20 anni, Il Tuo Esperto Immobiliare è stato sviluppato per offrire una consulenza di qualità, multidisciplinare riguardante l’immobile in tutti i suoi aspetti. Attenzione, però! Il Tuo Esperto Immobiliare non è un’agenzia immobiliare ed i nostri consulenti non sono mossi dall’intento di portare a casa un affare a tutti costi.
Siamo un team di esperti del settore immobiliare (consulenti immobiliari e fiscali, avvocati, architetti, geometri, ecc.) preparati per offrirti un consiglio esperto relativo a qualunque aspetto dell’immobile.
Come aiutare un figlio a comprare casa: i prestiti
Certamente quando ci si chiede come aiutare un figlio a comprare casa un’opzione che immediatamente viene in mente è quella del prestito personale mediante scambio di bonifici da genitore a figlio.
Trattasi, però, di una pratica che potrebbe anche essere oggetto di controlli fiscali postumi, quindi la cosa migliore da fare è sfruttare 3 tipologie ben distinte di prestito: cessione del quinto, prestito con delega e prestito personale.
La cessione del quinto è uno dei metodi più impiegati e le ragioni si possono ritrovare nella possibilità di richiedere somme di denaro anche importanti e in un meccanismo di rimborso semplice e intuitivo.
La cessione del quinto, infatti, è strutturata in modo tale che il rimborso delle rate avvenga automaticamente mediante un prelievo d’importo massimo pari a un quinto dello stipendio o della pensione del richiedente.
Il prestito con delega può considerarsi come una sorta di completamento della cessione del quinto. Consente, infatti, di poter richiedere un prestito rimborsabile sino al 40% dello stipendio del richiedente e come tale è quindi l’ideale per progetti medio-lunghi.
Infine, abbiamo il prestito personale. Si tratta di una soluzione molto versatile che consente al richiedente una buona dose di personalizzazione grazie a cui potrà usufruire con tempistiche immediate di una determinata somma e rimborsarla ogni mese con puntualità con un apposito piano rateale.
Come aiutare un figlio a comprare casa: riepilogando
Aiutare un figlio a comprare casa, come appena visto, non è così complicato come ci si aspetterebbe. Il mercato propone certamente una grande varietà di soluzioni e offerte tra le quali scegliere, ma proprio per questo è quanto mai indicato dare voce alla professionalità. Cosa significa?
Rivolgersi sempre anticipatamente a figure competenti del settore come i consulenti de Il Tuo Esperto Immobiliare che ti indirizzarono verso la soluzione più congeniale alle tue esigenze e soprattutto, avendo sempre cura di tutelare i tuoi interessi economici e non.